11 Giugno 2024

L’ora giusta per lo sport è di sera, migliora la glicemia

11 giugno 2024 – Meglio al mattino presto o quando cala il sole? E’ il dilemma dello sportivo: l’orario ideale in cui ritagliarsi il tempo per l’attività fisica in modo da essere performanti e trarre il massimo dei benefici. Un aiuto per questa scelta arriva dalla scienza. Una nuova ricerca, infatti, offre una valida ragione per optare per un allenamento serale: sembra che una moderata-vigorosa attività fisica in questa fascia oraria abbia un maggiore impatto sulla glicemia. Per gli adulti sedentari in sovrappeso e obesi è più vantaggiosa nel ridurre i livelli giornalieri di zucchero nel sangue. I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista ‘Obesity’, “evidenziano l’importanza del campo della prescrizione di esercizi di precisione – osserva Jonatan R. Ruiz, professore dell’Università di Granada ed esperto del centro Ciberobn (Center for Biomedical Research Network Pathophysiology of Obesity and Nutrition) in Spagna – Nella pratica clinica, il personale sportivo e medico dovrebbe considerare il momento ottimale della giornata per migliorare l’efficacia dei programmi di esercizi e di attività fisica che vengono prescritti”.

Gli esperti spiegano che è noto che l’attività fisica da moderata a intensa migliora l’omeostasi del glucosio, la capacità dell’organismo di regolarlo, negli adulti in sovrappeso e obesi che corrono un rischio maggiore di sviluppare resistenza all’insulina. Tuttavia, si sa poco riguardo al timing ottimale dell’attività fisica per migliorare il controllo quotidiano della glicemia.Ruiz è uno dei due autori corrispondenti dello studio, insieme ad Antonio Clavero-Jimeno dello stesso centro di ricerca. Per valutare l’impatto delle lancette dell’orologio, gli esperti hanno utilizzato i dati degli esami di base di uno studio multicentrico randomizzato e controllato condotto in Spagna a Granada e Pamplona. Scopo del lavoro era studiare la fattibilità di un’alimentazione soggetta a restrizione temporale e l’efficacia sul tessuto adiposo viscerale (esito primario), sulla composizione corporea e sui fattori di rischio cardiometabolico negli adulti con sovrappeso e obesità. In totale i partecipanti erano 186 adulti, età media 46 anni e indice di massa corporea 32,9. L’attività fisica e i modelli di glucosio dei partecipanti sono stati monitorati simultaneamente per un periodo di 14 giorni utilizzando un accelerometro triassiale indossato sul polso non dominante e un dispositivo di monitoraggio continuo del glucosio. I ricercatori hanno quindi classificato il volume di attività fisica da moderata a vigorosa accumulato ogni giorno. Le categorie erano ‘inattivo’ (se non era stata accumulata alcuna attività) e ‘mattina’, ‘pomeriggio’ o ‘sera’ se più del 50% dei minuti di attività fisica da moderata a intensa per quel giorno erano stati accumulati tra le 6 del mattino e mezzogiorno, tra mezzogiorno e le 18, o tra le 18 e mezzanotte. C’era infine la categoria ‘mista’ se nessuna delle finestre temporali definite rappresentava più del 50% dell’attività fisica moderata-intensa per quel giorno.