22 Settembre 2023

Cuore e cervello ‘comunicano’ con segnali elettrici

22, settembre 2023 – Cuore e cervello non sono più così distanti. Segnali chimici e funzionali alterati che provengono dal nostro cuore possono causare cambiamenti nell’attività cerebrale, modificando il comportamento in animali da esperimento. E’ quanto emerge dallo studio “Cardiac AC8 over-expression increases locomotion by altering heart-brain communication” pubblicato dalla rivista americana “The Journal of the American College of Cardiology” (Clinical Electrophysiology), e coordinato da Jacopo Agrimi, del dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova, dove ricercatori delle Università di Padova e Pisa, della Johns Hopkins e del National Institute of Aging di Baltimora hanno evidenziato come il cervello “interpreti” i segnali in uscita dalle cellule elettriche del muscolo cardiaco (responsabili di un aumento della frequenza del battito) come un invito/impegno a confrontarsi con una situazione di “esercizio sostenuto/permanente” inviando perciò al cervello dell’animale appropriati comandi (via segnali chimici e nervosi) atti a promuovere uno stato di sostenuta attività locomotoria. Agrimi e Nazareno Paolocci, di Padova, Danilo Menicucci e Angelo Gemignani, di Pisa, assieme ai colleghi di Baltimora, hanno utilizzato topi in cui è stato geneticamente aumentato il livello, e quindi l’attività, di un particolare enzima chiamato adenilato ciclasi di tipo 8 (AC8) a livello delle cellule che imprimono il ritmo cardiaco. Questo enzima promuove la sintesi di segnali chimici (ormoni) che sono fondamentali per aumentare la frequenza dei battiti cardiaci e la forza di contrazione del muscolo cardiaco. E alcuni di essi, come la dopamina, sono anche fondamentali per la perfetta esecuzione dei nostri movimenti volontari. In particolare, Agrimi e colleghi hanno ipotizzato un sostanziale aumento delle onde gamma a partire da una particolare regione del cervello, l’ippocampo. Quest’ultima, nei grandi così come nei piccoli mammiferi, è responsabile di molte attività tra cui il consolidamento della memoria, l’esplorazione e la navigazione nello spazio circostante.