La sindrome metabolica

I disturbi da tenere sotto controllo

La sindrome metabolica

Viene anche definita “sindrome da insulino-resistenza” in quanto si pensa che quest’ultima sia la causa principale. L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che regola il trasporto del glucosio dal sangue all’interno delle cellule e il suo utilizzo.

sindrome metabolica

 

La sindrome metabolica è una condizione che si caratterizza dalla simultanea presenza, nello stesso soggetto, di diversi fattori di rischio metabolici:

  • sovrappeso e obesità: caratterizzati da un’elevata circonferenza vita dovuta alla presenza di grasso addominale (88 cm per le donne e 102 cm per gli uomini). L’obesità è manifesta quando il peso corporeo supera dell’oltre il 40% quello ideale. A determinarla possono contribuire anche fattori genetici, endocrini e metabolici. La causa principale è comunque un’eccessiva introduzione di calorie e uno stile di vita non adeguato (per assenza o scarsità di attività fisica). Il rischio d’insorgenza della sindrome metabolica aumenta se la circonferenza vita è ≥ 94 cm nei maschi e ≥ 88 cm nelle femmine
  • intolleranza glucidica: la condizione più diffusa è il diabete mellito di tipo 2. È dovuto alla presenza cronica di elevati livelli di glucosio nel sangue, determinati da una tolleranza glucidica alterata, conseguente a un difetto assoluto o relativo della secrezione di insulina o dalla incapacità dei tessuti periferici di utilizzarla (resistenza insulinica)
  • ipertensione arteriosa: la pressione è alta quando la sistolica è pari o superiore a 140 mm Hg e la diastolica è pari o superiore a 90 mm Hg. In Italia interessa un adulto su tre e tra gli over 65 i pazienti salgono addirittura sopra il 50%
  • dislipidemia: indica livelli elevati nel sangue di lipidi (colesterolo LDL e/o trigliceridi) e una bassa concentrazione di colesterolo “buono” HDL
sindrome metabolica

 

È dimostrato scientificamente come la sindrome metabolica incrementi il rischio cardiovascolare e anche il rischio di alcune forme di cancro. Secondo gli ultimi dati disponibili la sindrome interessa in Italia il 21% delle donne e il 23% degli uomini adulti.

Per contrastarla senza ricorrere all’uso di farmaci sono necessari:

  • Esercizio Fisico: bastano 15-20 minuti di attività moderata al giorno per produrre benefici all’intero organismo
  • Riduzione del peso corporeo: eliminare del 10-15% i chili di troppo migliora la sensibilità all’insulina, la tolleranza al glucosio, l’ipertensione e la dislipidemia
  • Dieta adeguata: l’alimentazione deve prevedere pochi grassi d’origine animale e zuccheri. Le fibre alimentari invece svolgono un efficace ruolo protettivo. Via libera a verdura, frutta, legumi e cereali mentre latticini, carni rosse, formaggi e salumi devono essere consumati con parsimonia. Non bisogna esagerare con il sale e le bevande alcoliche o zuccherate. Anche in questo caso diversi studi clinici dimostrano come l’adozione di un trattamento atto a limitare la velocità di assorbimento dei carboidrati e il conseguente “picco glicemico postprandiale” sia un potente alleato in grado di incidere favorevolmente sui singoli componenti della Sindrome Metabolica
prevenzione diabete

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