Il Pre-diabete

I disturbi da tenere sotto controllo

Il Pre-diabete

La disglicemia è una situazione che può durare anche diversi anni ed è caratterizzata da alterazioni lievi della glicemia (zucchero nel sangue) e da insulino-resistenza. Non sempre un livello di glicemia alterata corrisponde ad una reale diagnosi di diabete. La diagnosi è posta in quei soggetti nei quali si riscontra un livello di glicemia maggiore o uguale a 100 milligrammi per decilitro (mg/dL) ma inferiore a 126 mg/dL.
Queste persone non possono essere considerate diabetici, è tuttavia necessario che svolgano esami e controlli approfonditi. La disglicemia ha effetti negativi a livello di alcuni tessuti e le evidenze ci dicono che alla definizione della diagnosi clinica di diabete siano già presenti le complicanze tipiche della malattia. È quindi importante agire precocemente su questa condizione clinica delicata. Dal prediabete è possibile ritornare ad una condizione di normalità, attuando le giuste strategie, o comunque ritardare in modo determinante l’evoluzione della patologia.
Dal diabete manifesto invece non si regredisce e ciò contribuisce a renderlo uno dei più importanti problemi di salute pubblica a livello mondiale. Se non viene curato in modo adeguato può infatti causare gravi lesioni a diversi organi e tessuti bersaglio (occhio, rene, nervi arterie e cuore).

pre diabete

Il diabete rappresenta una malattia che interessa, solo nel nostro Paese, oltre 3 milioni e 200 mila persone con diagnosi certa. Si calcola che per ogni persona con diabete in cura ce ne siano almeno altre due con prediabete e quindi con alterati livelli di glicemia nel sangue. Si stima inoltre che siano un milione gli italiani con la malattia misconosciuta. In totale circa 5 milioni di persone hanno il diabete, pari a un caso ogni 12 residenti, numero destinato a crescere con una previsione di 7 milioni di soggetti diabetici tra 15-20 anni. Il numero degli individui affetti salirà probabilmente a 7 milioni fra 15-20 anni. Nel mondo oltre 318 milioni di persone, con un’età compresa fra i 20 ed i 79 anni, si trovano in una condizione di rischio per diabete.

La prevenzione

Il diabete e il prediabete sono condizioni che non devono essere sottovalutate e il cui trattamento si fonda sul ricorso a cure specifiche e sull’adozione di uno stile di vita sano.
Il paziente deve sottoporsi a visite mediche periodiche dal proprio medico di medicina generale o dallo specialista diabetologo. Il diabete va affrontato non solo al momento della sua insorgenza, ma bisogna intervenire già quando si presentano i primi campanelli di allarme. È possibile, infatti, contrastare le condizioni di prediabete ed evitare che esitino nel diabete manifesto.

prevenzione diabete

Ecco come:

  • Dieta sana: l’alimentazione deve essere equilibrata e basata su carboidrati provenienti da frutta, vegetali, grano, legumi e latte scremato. I grassi d’origine alimentare devono essere ridotti il più possibile, così come il consumo di alcol. L’adozione di una strategia atta a limitare la velocità di assorbimento dei carboidrati e il conseguente “picco glicemico postprandiale” è dimostrato essere un potente alleato di una dieta sana e equilibrata.
  • Svolgere sempre un po’ di esercizio fisico: aiuta a migliorare il peso corporeo, il controllo glicemico, la dislipidemia e i livelli di pressione arteriosa. È importante contrastare la sedentarietà e svolgere regolarmente attività fisica aerobica e di grado moderato, per almeno 150 minuti a settimana (oppure di tipo più intenso per 90 minuti a settimana)
  • Ridurre il peso corporeo: è un importante fattore di rischio e tutti i dati epidemiologici dimostrano come il diabete sia strettamente collegato all’obesità e sovrappeso. È sufficiente un calo ponderale del 10% per determinare un netto miglioramento del quadro metabolico.

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