16 Giugno 2023

Diabete: continua l’aumento dei casi pediatrici in era Covid

Registrato un aumento persistente dei casi di diabete in età pediatrica rispetto al periodo precedente la pandemia di Covid: il numero di bambini a cui è stato diagnosticato il diabete di tipo 2 ha continuato ad aumentare nell’anno successivo all’inizio della pandemia, secondo una ricerca che sarà presentata all’Endo 2023, il meeting annuale della Endocrine Society a Chicago. “Si è ipotizzato che nel primo anno della pandemia, molti fattori, tra cui la chiusura delle scuole che ha ridotto l’attività fisica dei bambini, insieme all’aumento degli spuntini o del consumo di cibi non salutari, abbiano portato a un aumento di peso e a un maggior numero di casi di diabete di tipo 2”, dichiara Esther Bell-Sambataro del Nationwide Children’s Hospital di Columbus, Ohio. I ricercatori hanno condotto uno studio di revisione delle cartelle cliniche in un ospedale pediatrico per determinare l’aumento della percentuale di casi di diabete di tipo 2 nel secondo anno della pandemia per verificare la dinamica del fenomeno. I ricercatori hanno identificato i pazienti giovani (0-18 anni) a cui era stato diagnosticato diabete di tipo 1 (insulino-dipendente – T1D) o un diabete di tipo 2 (T2D) sulla base di un database di cartelle cliniche elettroniche. I casi sono stati suddivisi in quattro anni (anno 1: 3/1/2018-2/28/2019, anno 2: 3/1/2019-2/29/2020; pre-pandemia; anno 3: 3/1/2020-2/28/2021 e anno 4: 3/1/2021-2/28/2022 durante la pandemia). I nuovi casi di diabete 1 sono stati 191, 193, 231 e 262 rispettivamente dall’anno 1 all’anno 4. Analogamente, i nuovi casi di T2D sono stati rispettivamente 63, 45, 109 e 130 per gli anni dal primo al quarto. Si è registrato un aumento delle diagnosi di anno in anno. Questa ricerca mostra che tra tutti i giovani con diabete di nuova insorgenza, l’aumento della percentuale di casi con diabete di tipo 2 è rimasto persistente oltre il primo anno della pandemia, il che suggerisce che l’aumento potrebbe non essere dovuto solo alle restrizioni e ai cambiamenti di stile di vita legati alla pandemia. “Anche se per molti aspetti siamo tornati all’epoca pre-pandemica, l’aumento del rischio per i nostri giovani di sviluppare il diabete di tipo 2, iniziato durante la pandemia, è divenuto persistente”, dichiara Bell-Sambataro. “Le ragioni di questo fenomeno non sono del tutto note e necessitano di ulteriori valutazioni”, conclude.