12 Ottobre 2022

ISTAT: in Italia obeso 1 bimbo su tre fra i 3 e i 5 anni

12 ottobre 2022 – Tra i bambini italiani da 3 a 5 anni, uno su tre è affetto da sovrappeso o obesità (33,2% nel 2020, +1,6 punti percentuali rispetto al 2018). Nella fascia di età che include anche gli adolescenti (3-17 anni), la quota è del 26,3% (29,2% fra i maschi, 33% nel Mezzogiorno). Le stime indicano un peggioramento della situazione nel 2020 e confermano una tendenza già in atto prima dell’insorgere della pandemia. Lo rivela l’Istat nel suo Rapporto sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 dell’Onu.

I Paesi sviluppati non sono esenti da problemi di malnutrizione, connessi a sedentarietà e cattive abitudini alimentari. Nel 2020, secondo le stime congiunte di Unicef, OMS e Banca mondiale, la prevalenza dell’eccesso di peso fra i bambini sotto i cinque anni è del 5,7% a livello globale (stabile dal 2018), ma raggiunge l’8,3% in Europa, dove tuttavia è costantemente in calo nell’ultimo decennio, dopo avere toccato un picco del 9,9% nel 2010. Le stime disponibili per l’Italia, invece, benché non comparabili con quelle diffuse dall’Unicef, registrano nel 2020 un ulteriore aumento della percentuale di bambini sovrappeso o obesi nella classe di età 3-5 anni, che si attesta al 33,2% (+1,1 punti percentuali rispetto all’anno precedente, +2,4 p.p. dal 2017), e incrementi analoghi anche nelle classi successive, dai 6 ai 17 anni. La quota raggiunge il 33,9% fra i bambini da 6 a 10 anni, per poi diminuire con l’età (23,5% fra gli 11 e i 13 anni, 15,8% fra i 14 e i 17). Per l’intera popolazione di bambini e adolescenti (3-17 anni), la percentuale è del 26,3%, con valori significativamente più elevati fra i maschi (29,2%, contro il 23,2% delle femmine) e fra i residenti nel Mezzogiorno (33%, con un massimo del 39,1% in Campania). Le stime nazionali indicano un netto peggioramento della situazione nel 2020, che vede consolidarsi una preoccupante inversione di tendenza, già in atto nel nostro Paese prima dell’insorgere della pandemia.