27 Marzo 2024

L’attività fisica regolare è uno scudo contro l’insonnia

Fare esercizio regolarmente 2-3 volte a settimana è collegato a un rischio più basso di insonnia e alla capacità di dormire le raccomandate 6-9 ore di sonno ogni notte: lo rivela uno studio internazionale durato 10 anni e pubblicato sulla rivista BMJ Open. Lo studio è stato coordinato da esperti dell’Università di Reykjavik in Islanda. L’esercizio regolare è associato a una migliore salute generale, e diversi studi hanno suggerito che l’attività fisica favorisce un sonno di migliore qualità e può migliorare i sintomi dell’insonnia cronica.

I ricercatori hanno valutato la frequenza, la durata e l’intensità dell’attività fisica settimanale e i sintomi di insonnia, il sonno notturno complessivo e la sonnolenza diurna tra adulti di mezza età provenienti da 21 centri in nove paesi europei. I 4399 partecipanti allo studio (2085 uomini; 2254 donne) sono stati selezionati dall’European Community Respiratory Health Survey. I partecipanti che hanno riferito di esercitarsi almeno due o più volte a settimana, per un’ora o più a settimana, sono stati classificati come fisicamente attivi. Nel corso dei 10 anni, il 37% (1601) dei partecipanti è stato persistentemente inattivo; il 18% (775) è diventato attivo; il 20% (881) è diventato inattivo; e il 25% (1082) è rimasto sempre attivo. È emerso che coloro che erano persistentemente attivi avevano il 42% in meno di probabilità di trovare difficile addormentarsi, erano il 22% meno inclini a manifestare qualsiasi sintomo di insonnia e il 40% meno inclini a segnalare 2 o 3 (37% meno inclini) sintomi di insonnia. I sempre attivi erano meno inclini a dormire poco (-29%) o troppo (-52%). “I nostri risultati mostrano l’effetto positivo dell’attività fisica sui sintomi di insonnia, ma solo per chi è attivo nel tempo, perché l’associazione si perde per i soggetti inizialmente attivi diventati sedentari”, concludono i ricercatori.