29 Aprile 2022

Medicina di genere: ISS, in studi clinici ancora poche donne

29 aprile 2022 – “Abbiamo fatto passi importanti, ma in molti ambiti le differenze di genere non sono ancora prese in grande considerazione, compreso nei trial clinici, che coinvolgono tuttora prevalentemente gli uomini”.

E’ quanto ha dichiarato ieri, intervenendo ad un webinar, da Alessandra Caré, dirigente del centro di riferimento per la medicina di genere dell’istituto Superiore Di Sanità (ISS). Quantificando il fenomeno, la dirigente dell’Iss ha riferito che “nella stragrande maggioranza dei casi le donne arruolate negli studi clinici sono superano il 25% del totale”. Per Caré, invece, tenere conto delle differenze di genere è essenziale. “Da anni, all’Iss, un gruppo di ricerca ha iniziato a occuparsi di queste differenze. Un lavoro che ci ha consentito di osservare, ad esempio, che le cellule maschili e le cellule femminili sottoposte allo stesso tipo di stress, in certi casi, rispondono in modo completamente diverso”. Le differenze di genere, ha spiegato la dirigente dell’Iss, sono evidenti anche quando si parla di reazioni avverse ai farmaci, “solitamente più frequenti e gravi nelle donne”. C’è però anche il caso dell’osteoporosi, “malattia prevalentemente femminile ma che, in età più avanzata, può colpire anche gli uomini e spesso in modo più grave”.